TUTTO VERDE
Prendi la vanga è la tua matita. Prendi i semi e le piante sono i tuoi colori.
 
15 dicembre 2018
Damigiane che raccontano
DA SABATO 15 A SABATO 29 DICEMBRE 2018
MOSTRA ARTISTICA DI DAMIGIANE DIPINTE A MANO

INAUGURAZIONE: Sabato 15 dicembre ore 17.00
dove: Vivaio Tuttoverde - Via Stella 63 - Ravina
La serata dell’inaugurazione vuole essere un momento di scoperta e gratitudine per queste abilissime artiste, che con le loro opere ci trasportano in questo gioioso mondo, e un conviviale brindisi
tra auguri di Natale e di buon auspicio per l’anno che verrà!


Damigiane che raccontano:
Paesaggi rurali, carri, uva, pane, foglie di vite.
Vino. Colori.
Sono queste le immagini che le allieve di questa tradizionale tecnica hanno voluto mostrarci qui al vivaio Tuttoverde: si tratta di una serie di damigiane dipinte nella loro intera superficie vitrea e tondeggiante. Queste opere ci raccontano una peregrinazione agreste e onirica fatta di oggetti, gesti e sapori che tuttora conosciamo ma che hanno radici nel passato. Il pane, il formaggio, le foglie di vite,  i verdi intensi dei prati, il sole, la musica..
Tutto questo però è descritto senza distogliere lo sguardo sulla parola chiave che a tutti noi viene alla mente quando pronunciamo la parola damigiana: il vino! Dopotutto il vino ha una lunga storia, che tanti di noi conoscono, fatta di momenti di comunità, di lavoro in campagna, di gioia collettiva, di “fatto in casa”, di identità del proprio territorio e anche di gusto!

Un ringraziamento SPECIALE a TERESA.
Foto di: Michele Pagnacco

‘DAME  JEANNE’,  Damigiana
Sull’origine della ‘damigiana’ non è dato sapere molto, forse, trattandosi di contenitori d’uso strettamente pratico, utilizzati in ambiti poveri e umili come bettole e osterie del passato, non hanno avuto riscontri in termini di notorietà nell’estetica o nell’arte espressiva.
Secondo alcune informazioni, la presenza dell’oggetto-damigiana risale al 1600 francese, utilizzato soprattutto nell’ambiente marinaresco con netto riferimento al trasporto del vino nei porti.
Il nome si dice sia derivato da quello di una ipotetica ‘Dame Jeanne’
(Signora Giovanna), forse ostessa di mestiere. In Italia il termine è stato poi tradotto in damigiana, il caratteristico contenitore di vetro posto dentro il tipico cesto ligneo con paglia e vimini.
Nel campo agricolo e nella viticoltura l’umile damigiana ha assunto un ruolo particolarmente utile e funzionale!   
La tipologia materiale e strutturale delle damigiane italiane e in particolare trentine è variabile: le più vecchie sono ‘soffiate’, secondo la tecnica veneziana della lavorazione del vetro soffiato, le più recenti sono ottenute con ‘stampi’.  
Col passare del tempo, come tante altre cose, i metodi e gli strumenti di lavoro si sono trasformati in base alle  nuove esigenze e alle richieste della società: anche la damigiana è stata sostituita da altri generi di contenitori! Non più all’altezza del suo servizio la povera damigiana è finita in fondo alle cantine, dimenticata o quasi.
Quattro anni fa, a Pergine, una Associazione a sfondo creativo-artistico, interessata al recupero della storia e delle piccole cose che hanno caratterizzato il passato, ha riportato alla luce i  ‘grandi bottiglioni’ che sono stati dipinti ed esposti in Mostra durante le manifestazioni locali di tipo storico. I soggetti decorativi scelti hanno interessato immagini d’ambiente, scene lavorative dell’agricoltura (in particolare delle viti) e illustrazioni a libera interpretazione.
Quelle presentate in questa esposizione mostrano prevalentemente soggetti medievali.                      

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